In un mondo in cui le minacce informatiche diventano sempre più sofisticate, la capacità di contenere un attacco prima che si propaghi in tutta la rete è fondamentale. Ed è proprio qui che entra in gioco la micro-segmentazione, una strategia di sicurezza che sta diventando la base su cui costruire le difese moderne e rispondere efficacemente anche ai requisiti della normativa NIS2.
Cos’è la micro-segmentazione?
La micro-segmentazione è una tecnica che suddivide la rete aziendale in porzioni molto piccole e isolate, anche a livello di singolo dispositivo o applicazione. In questo modo, ogni segmento è protetto da confini di sicurezza rigorosi, e il traffico tra questi segmenti viene costantemente monitorato e regolamentato.
Perché è così importante?
Uno degli aspetti più pericolosi di un attacco informatico è il cosiddetto movimento laterale: quando un aggressore, una volta entrato in un sistema, si sposta da un dispositivo all’altro all'interno della rete per raggiungere dati o sistemi più sensibili. Senza barriere interne, l’attaccante può causare danni estesi e difficili da arrestare.
Con la micro-segmentazione, invece, il “raggio di azione” di ogni attacco è limitato al segmento preso di mira, impedendo la diffusione e proteggendo il resto della rete aziendale. Questo isolamento mirato consente di ridurre l’impatto, contenere le minacce e accelerare la risposta agli incidenti.
Come funziona nella pratica?
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La rete viene suddivisa in “zone di sicurezza” molto granulari, ad esempio isolando i server che gestiscono dati sensibili da quelli meno critici.
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Le policy di accesso vengono definite in modo molto preciso, basandosi su identità degli utenti, tipo di device, tempo, modalità di accesso e contesto.
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Il traffico tra i segmenti è sottoposto a rigido controllo con sistemi di ispezione e filtraggio, bloccando ogni attività anomala o non autorizzata.
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Nuovi endpoint possono essere integrati in sicurezza senza compromettere l’intera rete.
Un vantaggio normativo e di compliance
La micro-segmentazione aiuta a rispettare la direttiva NIS2 perché facilita l’isolamento di dati e servizi critici, rendendo più semplici e efficaci le azioni di monitoraggio, auditing e reporting richieste dalle regolamentazioni. Inoltre, gestisce con precisione e chiarezza i vari livelli di accesso, riducendo la superficie attaccabile.
Benefici concreti per l’azienda
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Impedisce la propagazione delle minacce all’interno della rete, riducendo i danni e i tempi di fermo.
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Aumenta la visibilità sul traffico interno e aiuta a individuare anomalie tempestivamente.
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Permette di adattare in modo dinamico le regole di sicurezza in base alle esigenze operative.
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Facilita la protezione del cloud, dei data center e dell’Internet of Things (IoT).
Conclusione
La micro-segmentazione rappresenta una svolta fondamentale nella sicurezza delle reti aziendali: non è solo una barriera in più, ma la prima linea per impedire che un attacco iniziale si trasformi in una crisi diffusa. Nell’era della NIS2 e della cybersecurity moderna, è un approccio imprescindibile per ogni azienda che voglia proteggere i propri asset digitali in modo efficace e duraturo.
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