L’email è ancora oggi il principale vettore di attacco informatico, soprattutto per le PMI.
E non si tratta solo di virus o spam: i messaggi di phishing sono sempre più raffinati, personalizzati e… pericolosi.

Basta un clic sbagliato per causare danni gravi: furto di credenziali, accessi non autorizzati, cifratura dei dati (ransomware), violazioni GDPR.

Ecco perché è fondamentale sapere cosa guardare, come reagire e come proteggere la posta elettronica aziendale.

 

📌 Perché il phishing funziona ancora?

Perché si basa sull’anello più debole della catena: l’essere umano.
Chi attacca non forza i sistemi, inganna le persone.

E lo fa attraverso email che imitano perfettamente fornitori, clienti, colleghi o istituzioni, sfruttando:

  • urgenza (“Pagamento scaduto”)

  • autorità (“Messaggio da parte dell’amministratore”)

  • curiosità (“Hai ricevuto un bonus”)

  • fiducia (falsi link di Microsoft, Google, PEC, banche, ecc.)

 

 

🚨 Come riconoscere un’email sospetta

Ci sono segnali che non vanno ignorati, anche se il messaggio sembra “normale”:

  1. Indirizzo mittente sospetto o contraffatto (es. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

  2. Tono urgente o minaccioso (“ultimo avviso prima della sospensione”)

  3. Richiesta di clic su link o apertura allegati .zip/.exe

  4. Errori grammaticali o traduzioni strane

  5. Logo o intestazioni falsificate

📌 Ma attenzione: oggi molti attacchi sono scritti perfettamente e usano domini reali compromessi.
Non basta “guardare l’ortografia”.

 

 

🛡️ Come proteggersi davvero

  1. Formare il personale su come riconoscere e segnalare i tentativi

  2. Implementare filtri anti-phishing e autenticazione a due fattori

  3. Controllare i DNS, SPF, DKIM, DMARC per evitare spoofing del proprio dominio

  4. Limitare i privilegi utente: se un account viene compromesso, deve fare meno danni

  5. Avere un piano di risposta agli incidenti in caso di compromissione

 

 

❌ Cosa non fare mai

  • Inserire password da link ricevuti via email

  • Aprire allegati da mittenti “insoliti”

  • Condividere dati aziendali senza verifica

  • Pensare che “tanto a noi non succede”

 

 

👇 Serve consapevolezza, non solo tecnologia

Molte aziende installano antivirus e firewall, ma non affrontano il vero problema: la disattenzione quotidiana.
Un clic sbagliato può costare decine di migliaia di euro.

In New Assistent, supportiamo le imprese con:

  • audit sulla sicurezza delle email

  • consulenza per configurazioni tecniche (SPF, DKIM, DMARC)

  • linee guida e policy interne personalizzate

 

 

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